Passa ai contenuti principali

A tratti...

L'avete voi quella capacità ferma e irremovibile di dire BASTA quando qualcosa non funziona? Quella estrema razionalità di capire quando una cosa, una persona, una strada non fa per voi?
E soprattutto, siete in grado, una volta riconosciuto il "mistake", di restare sulle vostre posizioni, senza "se" e senza "ma"?
Io no e a questo punto credo che non l'avrò mai questo superpotere. Forse ci nasciamo: capelli castani, occhi verdi e risolutezza.
Chi ha questo dono, dice NO! e va avanti, aprendo la sua mente a nuove possibilità e nuovi percorsi, senza guardarsi mai indietro. Secondo me non spreca tempo prezioso. Cosa che invece faccio quotidianamente. Preferirei che fossero gli altri a prendere decisioni per me, ma ahimè neanche ciò mi è concesso. Ti lasciano tutti nel dubbio e te ci speri. Perchè è questo che faccio: credo fino all'ultimo che ci sia una possibilità.
Non ho neanche acquisito la capacità di stare alle regole, eppure uno crederebbe di sì, vedendomi. Io voglio essere libera di fare come mi pare e nella mia libertà poi decido di seguire alcune regole. Discorso furbetto.
Son fatta così, oh allora.... Per cui o mi togli ogni strada percorribile, seccamente, per cui farò un piantino forse e poi stop, oppure mi lasci libera di essere me stessa. Le imposizioni, le scadenze, le contenzioni non si confanno alla mia natura. Poi magari li adotto, ma mi devo sentire libera. Altrimenti perdo il controllo. Ed io odio perdere il controllo. A tratti....

Commenti

Post popolari in questo blog

Ti piace il Natale?

Io scrivo, prima di tutto, per necessità. Oggi è la Vigilia di Natale e sento la necessità di farlo, perchè mi è stata fatta una domanda banale tempo fa e la mia risposta tuttora non mi soddisfa.  "Ti piace il Natale?" E' una domanda banale, no? Eppure non lo è. La mia risposta è stata frettolosa, troppo superficiale, perchè non me l'aspettavo e perchè era tanto che non rivolgevo a me stessa questo interrogativo. Ricordo una me che adorava questo periodo dell'anno, il più bello di tutti. Ricordo i miei ricordi dei Natali passati, dei nonni intorno alla tavola, delle tombolate, dell'ansia sotto il piumone nell'avvertire rumori sospetti di zoccoli di renna, della meraviglia dei regali. Ricordo un tardo pomeriggio, io sdraiata sopra le gambe di babbo mentre lui mi faceva ridere suonando le mie costole come fossero le corde di una chitarra, mentre un'ombra di Babbo Natale passava dietro i vetri della finestra del salotto. Ricordo la musica che risuonava ne

L' ardire.

 Alla domanda «Come immagini la tua mente?» ho risposto «Come una rete incasinata». «Puoi dirmi qualcosa di più di questa rete?» La vedevo come una serie di ragnatele parallele fra loro disposte su piani che si intersecano a creare un intrico di fili grigi, a maglie abbastanza strette. Sfondo nero. E mi sentivo costretta tra quelle reti. «Cosa faresti a quella rete?» Ho mimato il gesto di allargarla partendo dal centro e spingendo verso i lati in modo che le ragnatele rimanessero sui bordi e al centro aumentasse il nero. Poi ho visto un volto emergere da quel buio. E poi piano piano quel tunnel di fili si è trasformato in un tunnel fatto di tronchi e chiome verdi, fitti fitti da schermare in buona parte la luce del sole che filtrava nel tentativo di rischiarare tutto. E poi ho aggangiato il ricordo della mia poesia preferita, I Boschi di Westermain, e l'immagine della copertina del mio libro preferito in cui nel mezzo del bosco è dipinta una casa. "Entra in quei boschi incanta

I Boschi di Westermain.

Entra in quei boschi incantati tu che ne hai l'ardire. Niente ti farà del male sotto le foglie Più di quanto non ne faccia il nuotatore alle onde che fende. Getta in alto il tuo cuore lassù con l'allodola, Camminando in pace con il topo ed il verme, viaggerai bene. Solo per timore del buio Trema, ed essi lascieranno la loro forma. Migliaia di occhi sotto i cappucci stanno intorno ai tuoi capelli. Entra in quei boschi incantati tu che ne hai l'ardire. George Meredith La mia poesia preferita di sempre. Buon 1 Maggio!