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Visualizzazione dei post da 2017

L'Amore è ciò che ci salverà.

Natale alle porte, un nuovo anno dietro l'angolo. Con tutto il cuore spero sia migliore di quello che sta per finire, per tanti motivi diversi, ma nessuno mio personale. Io direi che me la sono cavata. Sono qui sdraiata sulla penisola del divano che ci hanno regalato due nostri cari amici, il computer sulle gambe e le lucine dell'albero accese. La cena è pronta, manca solo da grigliare la scamorza affumicata sarda, così mi godo la serenità di questa parentesi pantofolaia. Basta poco per essere felici, allora perchè tanti si ostinano a vivere di scorretezza ed invidia? Se guardo al mio piccolo microcosmo, il fatto che Trump sia presidente degli Stati Uniti d'America non mi appare più così surrelae. Questa società premia l'arrivismo, la prepotenza, l'arroganza e la sudditanza. E cosa ancora più spaventosa... Premia l'apparenza. Apparire all'apice del successo quando in fin dei conti non si è nessuno, ma proprio nessuno. Apparire smaglianti e ricchi, quando

Incipit vita nova.

Incipit Vita nova. Così scriveva il sommo poeta. Forse lo è, questa nuova vita, un inizio. Sono libera di scegliere, come non lo ero da un po'. Ah bene! Ho ripreso in mano il libro che ho iniziato a scrivere 4 anni fa, e spero di finirlo. Sono cambiate tante cose nel frattempo e devo decidere cosa portare con me e cosa invece cancellare da quelle pagine. Non ho più motivo di cercare sfogo alla tristezza che provavo, alcuni personaggi non hanno più un posto tra le righe della storia. La mia storia parla di cose buone, amici, amori, famiglia, cibo e musica, perchè sono i cardini della mia vita. Parla anche della mia città, perchè non esiste, al mondo, un posto così: lei custodisce il mio passato, presente e futuro; cova, come una chioccia, i miei ricordi e le mie paure; tra le sue strade si parla la mia lingua irriverente; sulle sue acque si annida il mio riflesso. In un millennio in cui i giovani ed i vecchi emigrano in cerca di certezze e stabilità, io me ne resterò qua, ma no

La diplomazia? A piccole dosi, qb.

Sono sempre stata poco incline al cambiamento, davanti alle novità faccio muro, mi oscuro e comincio a vagliare tutti i "sè". Tradire l'abitudine mi spaventa. Tradire qualcosa che è da tanto in un modo mi fa sentire ingrata, dubbiosa, e piena di "ma". Comincio a pensare di avere dei tratti ossessivo-compulsivi, forse solo un'inclinazione potenziale che resta in secondo piano grazie alla mia contemporanea capacità di sbattermene degli schemi e delle regole. Sono dicotomica, costantemente in conflitto con me stessa. Tanti mi definiscono diplomatica, io non userei mai un aggettivo così per me, mamma dice che quando voglio so essere diplomatica. Quindi tendenzialmente non lo sono. Chi mi conosce bene sa quanto possa essere diretta e non politicamente corretta. Come si fa ad essere amici di tutti? E' come esserlo di nessuno. Non mi piacciono i "politici", non mi piace chi non si schiera mai, non mi piace chi cerca sempre di accomodare le cose. A vol