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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Ancora una volta.

Probabilmente il mio blog non è niente di più di un insieme sconnesso di pensieri inutili, di discorsi stupidi e mal espressi, di parole vane. Probabilmente non è neanche in grado di stimolare riflessioni in chi lo legge. Forse è soltanto una mia valvola di sfogo, un tentativo mal riuscito di dialogare con me stessa. "Mal riuscito" perchè parlo bene e razzolo male. Ultimamente mi sento rinfacciare soltanto i miei difetti, dagli amici di una vita e da persone appena conosciute, il che mi porta a pensare che i pregi siano pochi, o poco evidenti, o di poco valore in confronto. I miei difetti li conosco ma alle volte sono così radicati in me che non riesco a isolarli. E succede pure, che nel momento esatto in cui so che sto sbagliando, io continui nell'errore, intrappolata in una ragnatela di cui io stessa ho tessuto la trama. I ragni però non diventano vittime della loro stessa trappola. Ok, non sono un ragno, lo so... Capita pure che io voglia dire una cosa e me ne esca l&#

I still haven't found what I'm looking for.

Oggi sembra che niente riesca a consolarmi. La mia canzone di sempre è questa di cui posto il video. Che grosso modo recita così: ho fatto un sacco di cose ma ancora non ho trovato quello che sto cercando. Quanto tempo è che lo cerco? Da sempre... Oggi è uno di quei giorni in cui sono stanca di cercarlo. Se non esistesse? Se fosse solo un'utopia creata dalla mia mente? Se non me ne accorgessi di averlo trovato? Vorrei solo che questo schifo di insoddisfazione e malinconia mi lasciasse respirare. Sono rabbia alla stato puro, forse la rabbia è il mio elemento, non la terra, il fuoco, l'acqua... la Rabbia. E forse è quella che mi spinge ad andare avanti nella ricerca. Spero davvero che tutti gli errori fatti, quelli che sto per fare, e quelli che so già farò servano ad avvicinarmi di più alla mia destinazione. Adesso porterò la mia Rabbia a spasso nella speranza che trovi pane per i suoi denti. Camminando contro vento faticherò e lei dovrà calmarsi, almeno per un po'.

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Qualche giorno fa il mio fratellino ha scritto un post dal titolo "?". Parlava di dubbi e paure, quelli che a parer mio ogni individuo dotato di una certa intelligenza e sensibilità dovrebbe avere. Non siamo tutti uguali, ovvio, e si dice che il mondo è bello perchè vario e a me piace pensare d'essere un'anticonformormista che se ne sbatte del gregge generale. Ma questo è uno di quei casi, una di quelle eccezioni di cui si parla da tanto. Vorrei che esistessero più persone empatiche, partecipi delle sofferenze altrui, persone che si fanno mille domande e che lottano per non uniformarsi al grigio circostante. Il mio fratellino ha una grossa paura che è anche la mia più grande: la morte. Non tanto come entità fisica ma come concetto: con lei tutto sembra finire e quindi perchè soffrire, perchè impegnarsi, perchè amare se tutto poi è destinato comunque ad esaurirsi? Leggevo le sue parole e quasi credevo di essere stata io a scriverle. Io però ho dieci anni più di lui e m