Quanto mi sono mancate. E' questo che penso ogni volta che le sento canticchiare in volo. Come adesso, mentre correggo la bozza del mio primo libro. All'improvviso il loro canto risuona e, non so come faccia, ma mi inonda il cuore e lo spirito. Mi dà pace. Come un balsamo morbido e leggero che penetra in uno sgraffio, la loro voce lenisce le mie ferite. Le rondini sono piccole e nere e schizzano via, rincorrendosi nel cielo. Tornano ogni primavera, puntuali come sempre, anche se a noi non sembra primavera. Ma loro lo sanno, loro trovano sempre la via di casa. Le ascolto e in silenzio spero che non smettano mai di tornare da me. Ed anche se sono triste, il loro cinguettare frivolo non può che farmi sorridere e sperare. Le rondini portano la primavera con sè, quasi l'avessero legata alle punte della loro coda e la stendessero sul freddo e sul grigiore dell'inverno. Come se ti dicessero che è giunto il momento di voltare pagina e di scongelare il cuore. Le rondini portano