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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Sono a casa....

La pioggia mi fa venire in mente quando ero piccola e babbo era fuori per lavoro per cui potevo dormire nel lettone con mamma. Non ricordo il mio fratello, però sicuramente c'era. Al buio, con i lampi che illuminavano il soffitto scuro attraversato da lame di luce che filtravano dalle persiane chiuse. I tuoni...Mamma diceva che era Tonino arrabbiato. Poi iniziava a far finta che abitassimo in una fattoria. "Hai chiuso bene la porta, Amanda?" Ed io rispondevo: "Sì!". "Le pecore sono al sicuro nell'ovile, al riparo dalla pioggia e dai lupi..."-continuava. "Le mucche dormono tranquille e le galline se ne stanno appollaiate covando le loro uova..." "Le finestre sono tutte chiuse?" Ed io: "Sì!". Andava avanti così, passando in rassegna tutti i possibili abitanti di una fattoria, e man mano la paura dei fulmini scemava finchè non mi sentivo completamente al sicuro e sprofondavo nel sonno. Il sapere che non ero l'u

Londra.

Londra, eccoci qua. Dopo più di un anno torno da te incurante di chi non capisce il nostro legame. La routine uccide ed è più letale di un proiettile, dice chi non capisce. La nostra non è una relazione logora e stereotipata, noi ci amiamo, vero? Mi piace pensare che sia così. Domani sarò fra le tue braccia di mamma ancora una volta, con la consapevolezza che prima o poi dovrò saltare un appuntamento. Ma che ci posso fare se sono fatta così: io mi innamoro, io scelgo, ed una volta che succede non posso smettere. Come posso tradirti? Te che ogni volta mi accogli senza chiedere dove sono stata prima, che mi offri le tue strade ed i tuoi tramonti, le tue chiacchiere e la tua imparzialità... Domani sarà diverso, dopo tanti viaggi, domani sarà come la prima volta. Sarò con la mia mamma, ma non esserne gelosa. E' tutta la vita che sogno di fare un viaggio io e lei da sole e finalmente accadrà. Quattro giorni per noi, un regalo immenso che porterò con me ovunque. Sono spaventata... E

"Dosarmi."

Io scrivo sulle mie paure, sulle mie ansie, sui miei sogni e su cio' che amo. E quando lo faccio cerco di essere me stessa, senza limiti. E' difficile mostrarsi nudi agli altri. Soprattutto quando sei abituata a nascondere la tua vera natura, o comunque a modularla. Cerco di essere paziente, comprensiva, misurata, una brava figlia, una brava amica, una brava persona. E lo sono davvero. Però mi rendo conto di tenermi al giunzaglio, perchè la mia natura è impulsiva, passionale, aggressiva e danza in bilico su un precipizio. E non a tutti può piacere. Quindi ho imparato a dosarmi. Ma adesso che scrivo ho voglia di piangere perchè ho trovato qualcosa di fronte al quale sono esattamente me stessa. La rompipalle puntigliosa, quella fragile, quella ironica, quella senza freni, la sognatrice....Da una parte mi sento al settimo cielo, forse libera dopo tanto tempo, dall'altra invece sono terrorizzata. Che finisca. Non mi autocensuro, non ci riuscirei neanche se volessi. Vorrei che

Stabilimenti balneari.

C'è qualcosa di estremamente malinconico nella stagione balneare ormai prossima alla chiusura. Le cabine si svuotano dei loro arredi, le persone si salutano dandosi appuntamento all'estate successiva, le voci si quietano. Torna il silenzio dell'inverno, il vento che porta alghe e terra sul cemento, il salmastro che corrode la tinta sui muri. E' un addio, e come tale, lo detesto. Gli stabilimenti sono luoghi d'incontro e non è giusto che stiano aperti soltanto da giugno a settembre. Dovrebbero davvero continuare a vivere tutto l'anno. Lasciare che le persone possano leggervi il giornale la mattina o giocare a carte quando il tempo lo permette. Lasciare che i nonni vi portino i nipotini  per insegnarli, mano nella mano, i nomi delle isole oppure la direzione in cui spiravo i venti. Andrebbero sfruttati per creare legami: cene, conferenze ,torneini di bocce o di briscola, pranzi domenicali di beneficenza. Sarebbe meraviglioso. C'è bisogno di posti vivi, dove r

Lingue di Gatto.

Ieri sono entrata in un panificio, uno di quelli a conduzione familiare, piccolo e semplice. Dove si sente la parlata e la generosità tipica di Livorno. Sul banco c'era un grosso vassoio di acciaio ricolmo di lingue di gatto. Grandi, una diversa dall'altra..non come quelle di produzione industriale. Le ho dovute acquistare, già sapendo che sarebbero state buone. Sono montata in auto e non ho resistito dal mangiarne una. Erano proprio come ricordavo...Babbo me le comprava sempre in una pasticceria in via della Pina d'Oro. Vaiani si chiamava. Avevano lo stesso identico sapore dolce ma non stucchevole. Mentre le mangiavo mi è sembrato di tornare piccola. Ci sono quei sapori e quegli odori che immediatamente di riportano al passato. Quanto tempo è che non le mangiavo? In quella pasticceria facevano anche dei fruttini di marzapane buonissimi ed originali, tenendo conto che si parla di vent'anni fa. Le uova al tegamino in un tegamino di cioccolato fondente per esampio oppu

"Se non hai paura, non hai coraggio."

Il tuo peggior nemico vive dentro la tua testa. Si sveglia con te, mangia con te, dorme con te. E'sempre al tuo fianco. Di tutto il male che gli altri potranno mai farti, nessuno arriverà a ferirti e torturarti come te stesso. Perchè conosci ogni tuo punto debole, ogni tua paura. Ed erroneamente sei portato a pensare che potrai smettere quando vorrai perchè dipende dalla tua volontà. Ma non è così: diventi vittima e carnefice allo stesso tempo e finchè non ci sarà rimasto più niente da distruggere continuerai. La volontà si svincolerà da te ed andrà dritta per la sua strada. E ti divorerà. L'unica possibilità di salvezza è rendersene conto prima che sia troppo tardi ed accettare il fatto che esistono alternative, per tutti quanti. Vanno però volute. Troppo facile rimanere al sicuro dei propri fantasmi. L'armadio va aperto e gli scheletri fatti uscire, per quanto spaventosi, putridi e logori essi siano. Il coperchio di Pandora va volato lontano. Il filo all'interno del l

Gli amici saranno amici. (Friends will be Friends)

Facevo pulizie nel distrastro post-bellico da cui sembra uscita la mia camera. Ho gettato un mare di quaderni di appunti, tranne quelli di anatomia che somigliano più a dei trattati e da cui non mi separerò mai: mi ricordano la fatica, sabati e domeniche e festività chiusa in casa. Selezionando qua e là ho ritrovato vari album di disegni. Un tempo disegnavo pure, soprattutto a scuola durante le ore di arte. Non sono certo Picasso, nè ho ereditato la mano di babbo, ma mi piaceva fermare su carta un'idea o un'immagine. Disegnare è un po' come scrivere. Fra i disegni ce n'è uno che ritrae il mio gruppo storico di amici nel lontano 2000. Son passati 12 anni ma con la maggior parte di loro sono ancora in contatto. Fanno parte della mia vita e la trovo una cosa incredibile. Che dire di noi: tutti bravi ragazzi, niente fumo, niente droghe. Tutti i pomeriggi appuntamento in city verso le 15 e 30, in via dei Fanciulli, fino all'ora di cena. Parlavamo. Niente muretti di piazz

Puntino nero.

Sapete cosa penso? Che siamo tutti dei gran bugiardi. Ed il peggio è che le propiniamo a noi stessi le migliori bugie, convinti che siano realtà. Ci confiniamo dietro schemi, abitudini, convinzioni credendoli la verità, credendoli "Il Graal". Come se nient'altro potesse essere meglio per noi. Diciamo che stare soli fortifica, che ogni cosa avrà il suo tempo, che se non va è perchè non deve andare. La verità è che probabilmente siamo dovuti stare soli così a lungo che alla fine c'abbiamo fatto il callo; abbiamo dovuto aspettare tanto tempo che adesso vogliamo che sia il tempo ad aspettare noi; non abbiamo poi dato il massimo per ottenere qualcosa ed adesso cerchiamo scuse mistiche. E se stiamo bene da soli, con tutte le nostre colladaute abitudini che ci danno sicurezza e non ci fanno "soffrire", con tutti i nostri tempi allungati , perchè cambiare? ABBIAMO PAURA! Siamo cagnolini con la coda fra le gambe. Perchè mutare l'andamente delle cose? Perchè è