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Visualizzazione dei post da 2012

Fine anno.

Ultimo giorno dell'anno 2012. Se ci pensiamo bene è l'uomo che ha stabilito che ci dovesse essere un giorno finale ed uno di inizio per ogni anno...Anzi ha pure stabilito che il tempo fosse scandito in anni, mesi, settimane, giorni, ore, minuti e secondi. L'uomo ha creato dei limiti, per comodità ovvio. Chi con oggi spera di chiudere un anno pessimo, non capisce che non è che da domani, iniziando un nuovo anno di trinca, andrà tutto meglio ed il brutto sarà irrimediabilmente lasciato alle spalle. Con questo non voglio certo dire che allora fa male a sperare. Solo ritengo che non dipenda semplicemente da una data scritta su un calendario. Talvolta usiamo le scadenze come scuse per continuare a perdere tempo ed occasioni per cambiare. Domani è un giorno come un altro, un giorno come un altro per fare qualcosa per noi stessi, per chiamare quella persona che da troppo tempo non sentiamo ma a cui pensiamo spesso... Domani è un giorno come un altro per fare quella cosa che riman

Discorso di Natale.

Seduta su una sedia sommersa dai vestiti, con le ciabatte ai piedi, illuminata da un faretto al neon, senza alcun vessillo alle mie spalle, mi accingo "con vibrante soddisfazione" a pronunziare il mio discorso alla mondo, a reti più che unificate. Domani è Natale, di nuovo. Giorno di festa, di regali e di mangiate in famiglia. In questi giorni ho sentito tante opinioni in merito: chi odia le festività a prescindere, chi non farà regali, chi il prossimo anno spera di essere all'estero in modo da evitare i pranzi e le cene, chi a fine Novembre aveva già fatto l'albero, chi non vede l'ora di ricevere regali etc etc... Io, naturalmente, amo il Natale: i terrazzi e le finestre decorate da lucine colorate, l'odore degli abeti resinosi, i cappellini rossi in testa ai commercianti, i pacchetti fruscianti, la famiglia riunita intorno alla tavola... Come si fa a non amare il Natale? Sarà pure una festa all'insegna del consumismo ed in determinate famiglie anche

Un tutù fucsia ed un'orchidea fra i capelli.

Durante le prove generali dello spettacolino di Natale, in attesa del mio turno, mi sono seduta sul parquet chiaro della sala, in mezzo alle altre. Ho girato la testa e di fianco a me se ne stavano ordinatamente sedute delle bambine piccole piccole: chi sulle ginocchia, chi a farfallina, chi con le gambe al petto. Se ne stavano lì, nei loro tutù sgargianti e minuti, fissando le ragazze più grandi che ballavano. Una aveva il tutù fucsia ed un'orchidea fra i capelli: sembrava un fiore appena sbocciato. Sono stata anche io così piccola, avevo anche io un tutù di quel colore e frugando nell'armadio l'ho ritrovato, accuratamente riposto con altri, come un cimelio prezioso. Come potevo entrarci? Ero un pezzettino davvero. Il body aveva anche un micro paio di ali cucite. Ero un uccellino... Guardavo la bambina con l'orchidea fra i capelli domandandomi come sarebbe diventata da grande. Non sa a cosa andrà incontro, cosa le riserva il destino. Eppure sembra così felice e così m

Sogno.

SOGNO Nessun futuro, nessun passato, nessun presente. Sospesi, in un limbo atemporale. Solo tu ed io. Pelle e labbra, baci e respiri, silenzi e mani. Privi di abiti, di corazze, del superfluo. Solo tu ed io. Nudi, due anime esposte alle intemperie. Dita intrecciate in una trama indissolubile, ancòre in mare, solide e ferme. Polpastrelli crudeli a risalire curve e depressioni. A colmare vuoti di carne e di spirito. Cibo e acqua insieme. I tuoi segreti mescolati ai miei. Fusi e abbracciati. Perduti e ritrovati. Così. Fino alla fine del tempo.

Non si mescola l'Oro con la Merda.

Se un anno fa qualcuno mi avesse predetto il destino e mi avesse descritto esattamente dove mi trovo adesso, gli avrei di sicuro riso in faccia. L'avrei liquidato con l'espressione di chi la sa lunga su se stessa. Quante cose possono cambiare in un anno, in appena 365 giorni che all'apparenza sembrano tutti uguali e ripetitivi... E' stato un anno importante perchè ho ritrovato parti di me che credevo andate. Invece le avevo soltanto messe in stand by, perchè incosciamente sapevo quanta energia richiedessero e portassero via. Diciamo che per un po' è come se avessi vissuto utilizzando un tipo di metabolismo basale, ridotto al minimo. Emozioni al minimo, sentimenti al minimo, speranze al minimo, rapporti interpersonali al minimo. Per cosa poi risparmiavo energie? Boh. E' come se mi fossi svegliata all'improvviso da un lungo letargo mentale ed emozionale che era stato dettato dalla paura e dalla pigrizia. Non avevo voglia di mettermi in gioco con nessuno, no

Sei e Sarei.

Sei. "Sei come la notte più buia, cieca ed abissale, senza luna nè stelle. Una nave fantasma senza più un capitano, in balia dei venti e delle correnti. Un fiore dai petali sbiaditi, con le foglie che iniziano a seccare ai bordi ed il fusto arido alimentato da radici stanche ed otturate. Il più randagio degli animali che ha preso così tante botte e pedate da averci fatto il callo, ma il loro dolore puoi ancora sentirlo bruciare, non ti abbandona mai. Un arazzo di cui è stata tessuta la trama, fine e delicata,. Poi un incendio l'ha bruciato ed adesso non riesci più a vederne il disegno completo. Sei una casa vuota in cui l'eco del passato rimbomba, ingigantendosi sempre più. Sei una parete bianca riverniciata in nero. Sotto però sei ancora bianco." Sarei. Sarei una stellina piccola piccola nella tua notte, una bussola che segna sempre e comunque il Nord per te, un innaffiatoio perennemente ricolmo d'acqua, un'imbottitura co

L'Amore è la chiave di tutto.

Due giorni fa tornavo da un giro in città. Mentre mi avvicinavo a casa guardavo la strada in cui sono cresciuta. Per molti non è che il viale d'accesso alla città, pieno di traffico ed alberi. Per me invece è bellissimo: sarà perchè è dove abito da sempre, sarà perchè lo percorro da quando sono bambina, in estate, autunno, inverno e primavera, sarà perchè lo vedo mutare. Quando torno da un viaggio, mi riconduce a casa. Quando esco mi indica la via da seguire. I suoi lecci mi accompagnano, mi fanno ombra, mi osservano, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Ero lì che camminavo e ho pensato che è così che funziona quando ami una cosa. La vedi bellissima. Però i molti credono che questa sia una visione errata, distorta dall'amore. Io invece credo che sia la visione reale. Quando ami riesci a scorgere il vero io delle cose, la loro vera essenza. Che sfugge ai più. Quando ami riesci ad andare oltre il senso comune. Quando ami riesci a vedere quello che gli altri non vedono. Ed è l

Tu sei per me l'Amore...

Sono qui, davanti al computer a scrivere su una pagina finta quello che voglio tutti sappiano. Perchè non mi vergogno e non ho paura di quello che penserà la gente e neanche quello che penserai tu. Affido il mio Amore all'etere, confidando che ne abbia cura. E chi si trova o si è trovato in questa situazione, so che mi capirà. Li chiamano "Belli e Dannati" in gergo comune. Bello? Non credo che renda l'idea e non credo di aver mai incontrato una persona così bella per me. No, non è mai successo. Dannato? Sì, in tanti modi e senza colpe. Non l'ha voluto lui, non si è scelto il suo destino, è capitato, perchè a qualcuno doveva capitare. Vorrei scovare ad uno ad uno tutti i colpevoli, tutti quelli che gli hanno fatto del male e urlar loro il mio veleno...Vorrei poter riavvolgere il tempo della sua vita e porre rimedio dove qualcun altro ha sbagliato. Ma i film ci insegnano che non si può cambiare il passato senza alterare il futuro. E nel futuro c'è lui e se f

Proiettili di gomma, pozzi neri e razionalità in ferie!

Stanotte ho sognato che stavo allattando al seno una bambina. Non mi era mai capitato di sognarlo. Sono andata a guardare cosa significa nell'interpretazione dei sogni. Beh a parte l'ovvio, ossia il desiderio di maternità, spiega che ha diversi significati. Nel mio caso specifico mi pare che: "la tendenza a spendersi in modo eccessivo nelle situazioni, a dare in modo eccessivo agli altri, a essere sfruttati." calzi a pennello. Comunque riflettendoci su ero arrivata anche a credere di allattare me stessa nel sogno. Di autosomministrarmi scuse, spiegazioni e speranze inutili. Incarno il peggior stereotipo femminile oggi. Sono una vergogna per l'intero sesso. E mi detesto. Sono una spara-sentenze vivente e per quanto possa risultare presuntuoso, c'azzecco quasi sempre. Ma non riesco a spararle su me. O meglio, su me uso proiettili di gomma. Rimbalzano. Il fatto è che con la mia parte irrazionale non riesco a comunicare. Ed ultimamente sembra che sia la sola

A tratti...

L'avete voi quella capacità ferma e irremovibile di dire BASTA quando qualcosa non funziona? Quella estrema razionalità di capire quando una cosa, una persona, una strada non fa per voi? E soprattutto, siete in grado, una volta riconosciuto il "mistake", di restare sulle vostre posizioni, senza "se" e senza "ma"? Io no e a questo punto credo che non l'avrò mai questo superpotere. Forse ci nasciamo: capelli castani, occhi verdi e risolutezza. Chi ha questo dono, dice NO! e va avanti, aprendo la sua mente a nuove possibilità e nuovi percorsi, senza guardarsi mai indietro. Secondo me non spreca tempo prezioso. Cosa che invece faccio quotidianamente. Preferirei che fossero gli altri a prendere decisioni per me, ma ahimè neanche ciò mi è concesso. Ti lasciano tutti nel dubbio e te ci speri. Perchè è questo che faccio: credo fino all'ultimo che ci sia una possibilità. Non ho neanche acquisito la capacità di stare alle regole, eppure uno crederebb

"Che tu sia per me il coltello"

Sto leggendo delle citazioni prese dal libro di David Grossman e non ce n'è una in cui non mi riveda. Quest'uomo mi spaventa. E più di tutti, sono spaventata da me stessa. Per cui davvero non so se leggerò il libro. Sarebbe un suicidio. Godetevi le sue parole, nella loro estrema micidialità. "Ma a dire il vero ho parlato solo di te, cos'ho visto in te, e non sono capace di lasciarti andare senza che tu sappia cos'è successo a me in quei momenti." "Per un po' forse continuerò ad urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà."           "Ma dentro di me esisti in un modo che mi atterrisce." "Mi ha fatto molto piacere e mi ha fatto anche molto ma le. Non avevo ma i conosciuto in vita mia un piacere e un dolore simili, così fusi in sie me . Pro me tto che non ti scriverò e che non cercherò di me ttermi in contatto con te. Non ti importunerò ma i più. A ma l in cuore chiuderò la po

"I conti alla volte tornano"

Ieri sera sono stata alla cena di classe del liceo. Più che altro è stata una prova generale, perchè alla fine eravamo solo in sei, quindi a breve sembra che ne faremo un'altra. Undici anni dopo la maturità. Ma la maturità è venuta dopo, con il tempo. Piano piano che le persone parlavano il ricordo delle loro voci, alcuni particolari modi di dire o di esprimersi o di gesticolare hanno cominciato a riaffiorare nella memoria. Abbiamo rivangato vecchi aneddoti, vecchi rancori e vecchie scenette che erano all'ordine del giorno. "Bei tempi!" qualcuno ha detto. Lo erano davvero. Nonostante lo studio, le interrogazioni, l'obbligo della frequenza, quando entravi in classe eri parte della classe, anche se non siamo mai stati una classe modello. Quando il prof apriva il registro e cominciava a scorrere con la penna i nomi, quando qualcuno si sacrificava ed andava volontario... L'appartenenza, la condivisione...Sono le cose che più mi piacevano. Comunque anche a dist

Uninvited.

"But you, you're not allowed, you're univited..." Non l'ho cercata questa cosa, mi è capitata all'improvviso, senza che potessi avere il tempo di issare le mie difese. Senza invito, senza autorizzazione, senza avvertimento. Così è arrivata, senza darmi la possibilità di capire. E cosa dovrei farmene adesso di questa cosa? Dimenticarla, distruggerla, odiarla? Servirebbe a qualcosa? "This is not allowed, you're uninvited. An unfortunate slight!" Per quanto assurdo e stupido possa sembrare, il solo pensarla mi dà pace, mi strappa un sorriso. Altre volte mi toglie l'aria e mi rende cattiva. Ma la cosa peggiore è che non mi ricordo più come mi sentivo prima, come se non esistesse un "Prima".

"Con vecchi ricordi di gocce cadenti su mani aperte."

Giorno di festa, giorno di pulizie. Reparto libri ed annessi. Impresa biblica. Qualcosa nel mio subconscio ha tramato per tutta la notte ed al mattino, appena sveglia, ho guardato la libreria ed è stato più forte di me. Ma non ho riordinato solamente le decine e decine di libri che ho, ho riordinato anche un po' la mia memoria. Posso essere paragonata ad un elefante per le mie capacità mnesiche. Ricordo praticamente tutto: parole, vestiti, volti, nomi, sensazioni, numeri... Mamma quando ha un dubbio viene da me. E' sempre stato così, non lo faccio apposta. Catalogo ogni informazione, anche la più banale. Ho ritrovato tantissimi bigliettini d'auguri, cartoline inviate da persone lontanissime nel tempo e poi lettere. Tantissime lettere, che mi hanno fatto pensare ai tempi in cui non esisteva il cellulare e facebook. Comunicavamo tramite lettere, cascate infinite di parole, grafie che celavano personalità diverse, poesie, racconti. Poi mi domando perchè ami tanto scrivere.

Estate.

Estate "Aroma di mare sale sulle labbra e vento, che scompiglia i miei pensieri. Scogli aspri incastonati nell'acqua viva, come gemme su una corona. Ciglia bionde, voci di bambini, tuffi muti. Cioccolato nei suoi occhi e sulla sua pelle, un mostro alato. Qualcuno ride, parole, cenere."

Home is not where you live, but where they understand you.

Tanto tempo fa, sulle rive di un lago, seduta su una pietra in mezza all'acqua verde smeraldo, una ragazza fece una promessa a se stessa. E sul suo quadernino di pensieri scrisse: Incipit Vita Nova. Si era innamorata, ma l'aveva capito troppo tardi ed era entrata in una spirale buia e senza fine di rimpianti. C'erano voluti anni perchè ne uscisse e sulle rive di quel lago disse basta. E così fu. Pensava sarebbe stato più difficile, invece guarì dalla malattia. Però senza esserne pienamente cosciente, quella guarigione le costò un tributo. Aveva sofferto così tanto, non solo perchè l'amore era finito, tanto quanto per l'incomunicabilità e l'impossibilità di rimediare, che senza accorgersene perse una parte di sè. Da quel momento non riuscì più ad abbandonarsi alle emozioni pienamente, per la paura di soffrire ancora. Quella ragazza si era anche fatta una promessa: in un mondo dove tutti cambiano e dove tutti ti lasciano, lei non sarebbe mai cambiata. Avrebbe ma

Open Arms.

Whatever happened to truth Lost without a trace Whatever happened to the mirror That showed me a happy face Whatever happened to sorry You know it’s never too late Whatever happened to good things coming Coming to those who wait Whatever happened to this city It’s not like it used to be Whatever happened to you Whatever happened to me Gotta look myself in the eye And say it’s gonna be alright Maybe everything won’t be alright All the time I’ve gotta take these chances where they are It’s gonna be alright I’ve gotta see things for what they are At the time Lost with no place to begin I’ll slowly adjust to the sun just face I’m in Whatever happened to the list of things I wanted to be Whatever happened to you Whatever happened to me Gotta look myself in the eye And say it’s gonna be alright Maybe everything won’t be alright All the time I’ve gotta take these chances where they are And it’s gonna be alright I’ve gotta see things for what they are At the time, at the time Yeah t

La Gran Guardia.

Domani c'è la tanto attesa apertura del nuovo mega magazzino del troiaio in via Grande, a Livorno. Giusto perchè ce n'era proprio bisogno di uno straccivendolo. Però c'è nelle più grandi città, ed alla fine non ce l'ho nè con il brand nè con chi lo dirige. Ce l'ho con chi ha permesso che un teatro storico venisse demolito. Buttato giù, smantellato, smembrato, frantumato.... Ho scritto una letterina al Tirreno, giusto per dire due parole sul teatro...Non so se la pubblicheranno.... Io e La Gran Guardia, come tante altre ballerine, abbiamo un legame speciale... Il mio primo saggio è stato lì, più di vent'anni fa....E l'appuntamento si è ripetuto per tanti anni ancora, finchè non ha chiuso cedendo il posto al più popolare e voluto Teatro Goldoni. La mia scuola è stata l'ultima a calcare il palco prima della chiusura definitiva. Ci siamo salutati, ma non credevo fosse un addio. Ma oggi funziona così, non si aggiusta più niente, non si cerca di far funzio

Ma la verità è che non è così.

Tutti presi dalla frenesia della vita quotidiana. Tutti pronti ad arrabbiarsi appena qualcuno ci pesta un piede. Tutti preoccupati per accaparrarsi un vestito, un paio di scarpe, una macchina, un telefonino, una casa, il lavoro perfetto, i soldi, le vacanze all'estero... Poi un giorno ti svegli e la vita ti da' uno schiaffo così forte che tutto il resto passa in secondo piano. Non conta più niente...Le cose inutili che credevi fossero necessarie si rivelano per quello che sono realmente...Superflue. L'unica cosa che è importante è sopravvivere. Vuoi solo svegliarti una mattina in più, vuoi poter continuare a vedere le persone che ami, vuoi sapere che domani esiste anche per te. Smetti di rimandare, perchè non sai se avrai ancora tanto tempo da sprecare. Forse è solo in questi momenti di buio che inizi veramente a vivere. Diamo sempre tutto per scontato. Pensiamo sempre di avere infinite occasioni a nostra disposizione. Ma la verità è che non è così. Ogni parola che

Amore è Amore.

Sto scrivendo troppo, ma che ci posso fare se esco da danza, salgo in macchina, accendo la musica ed i pensieri arrivano? Ho cenato velocissimamente per potermi sedere al pc e scrivere, per liberarmi. Pensavo all'Amore, non lo faccio mai... L'Amore è difficile da spiegare a parole, da definire con termini universali, perchè assume per ognuno di noi un aspetto particolare e soggettivo. E se fosse possibile trovare una poesia, una rima, un saggio esauriente sull'argomento, gli scrittori avrebbero da tempo perso il loro lavoro. Invece continuano a scriverne, perchè non sono mai soddisfatti. C'è sempre qualcosa di più da dire, da raccontare, da scoprire. L'Amore è inesauribile. L'Amore è indefinibile. L'Amore è insoggiogabile. Non puoi schematizzarlo con regole e teoremi: troveresti solo eccezioni. Non puoi inscatolarlo, rivestirlo con una bella carta da regalo e con un bel fiocco vaporoso e sistemarlo sotto l'albero di Natale: allo scoccare della m

Granelli di dolcezza.

E' il titolo della canzone inedita che Luca e Giorgio scrissero per noi ragazze del gruppo come regalo di Capodanno 2000 e che poi incisero insieme agli altri maschietti del gruppo. Dodici anni fa. Il più bel regalo mai ricevuto. Luca e Giorgio due meravigliosi poeti moderni. Questa canzone è una di quelle cose che mi dona serenità, ogni volta che l'ascolto, perchè parla d'amicizia, d'amore, di sentimenti, di noi. E rimarrà così, per sempre. Granelli di dolcezza. Non siete come sabbia dispersa nel deserto ma un urlo di africana libertà le sole e uniche al mondo, granelli di dolcezza il Sahara è la nostra felicità.(rit.) Tensione a duevventi vi scalda permalose se noi diciamo quello che ancora non si sa le braccia incrociate, lo sguardo un po' incrucciato ma siete ancor più belle nella vostra austerità. Silenzio nelle orecchie se avete un'opinione non ascoltate niente che sia in contraddizione e siete tutte prese da una considerazione che in fo

Tutto fa.

Sono un'illusa? Sono una bambina che costruisce castelli in aria? Sono nient'altro che una patetica sognatrice? Ho parlato tanto stasera, ed ho anche ascoltato, forse troppo. Perchè ho dubitato di essere io quella sbagliata...quella stupida che crede nelle favole e nei lieti fini. Seduta davanti al pc cerco di capire come mi senta e quale sia la verità. Dubitare delle proprie posizioni forse non è così sbagliato. E' un po' come il matto che non si pone assolutamente il problema di essere matto mentre il sano invece si domanda se è pazzo. Quindi sono sana. E' vero che l'Italia va a rotoli, lo vedo, non sono cieca, nè tantomeno ho "le fette di prosciutto sulle orecchie".(cit) Potessi avere le orecchie foderate, non soffrirei così tanto. Potessi non essere così estremamente sensibile ed empatica....Vivrei meglio. Io adoro il mio paese, adoro essere italiana. Non è l'Italia malata, ma una buona parte di italiani. Non vorrei essere nata in un altr

Faccio quello che mi pare.

Sai qual'è il punto fondamentale? Che io non devo chiedere il permesso a nessuno di sentire quello che sento, di pensare quello che penso, di provare quello che provo. Io sono libera! E non ho bisogno di avere la tua approvazione. Non sono un cagnolino che aspetta, scodinzolante, che tu lanci un bastone. Faccio quello che mi pare. Ed alla fine sono felice, anche se sarò infelice. Io me ne sbatto delle convenzioni o dei confini. Faccio quello che mi pare. Io sono viva!! E non so se posso dire altrettanto di te, che dai un nome ad ogni cosa. Certe cose non sono definibili, te l'hanno mai insegnato? Certe cosa vanno sentite dentro. "Definire è limitare."(cit.) Basta definizioni, basta etichette. Ogni cosa è ciò che è. In culo le regole, viva le eccezioni!

"Odi et amo."

"Odi et amo. Quare id faciam fortasse requieris? Nescio, sed fieri. Sentio et excrucior." Catullo. Vedete bene che il dilemma è sempre esistito. Ed era un uomo a scriverne, il che è tutto dire. Sono giorni, anzi settimane, che penso molto. Cioè molto più del normale, quindi praticamente non faccio altro dalla mattina alla sera, e a volte pure la notte. L'essere umano è prima di tutto un animale, e come tale istintivamente punta alla sopravvivenza. E a non soffrire. Allora perchè invece finiamo sempre col farci del male? Anche quando sappiamo che una cosa non fa per noi, perchè ci ostiniamo a proseguire su quel percorso sterrato? Una risposta esauriente non ce l'ho, nonostante il mio forsennato rimuginare. Credo però che facciamo una sorta di compromesso. Ci mettiamo a negoziare. In cambio di alcune piacevoli sensazioni di difficile definizione, siamo pronti a soffrire un pochino. Quando scrivo che l'Amore è una cosa spaventosa, lo penso davvero. So che mi c

10 cose che amo di te.

1 Amo il suono della tua voce, quando è rilassato, mentre parli del più e del meno, di storia, di politica, di film, di varie cazzate. 2 Amo quando mi chiedi qualcosa, perchè so che stai facendo uno sforzo. 3 Amo il tuo sorriso, quando raramente si illumina, a 52 denti, ed il timbro della tua risata che ti fanno sembrare molto più giovane di quello che sei. 4 Amo il tuo odore, che mi ipnotizza. 5 Amo il tuo profilo, che sembra scolpito nella pietra, ma in una pietra morbida. 6 Amo la tua pelle, liscia e perfetta, come le tue insicurezze. 7 Amo la sensazione delle tue mani che, come calamite, attirano le mie. 8 Amo il contatto delle tue labbra sulla mia guancia, perchè non sono brusche. 9 Amo quando fra le "50 sfumature di tenebra che hai dentro" intravedo il vero te. 10 Amo amare queste piccolezze perchè probabilmente soltanto io posso vederle.

10 cose che odio di te.

1 Odio quando urli, perchè non conosci altro modo di esprimere la tua frustrazione. 2 Odio quando spari sentenze e generalizzi, perchè non riesci ad andare oltre i tuoi limiti. 3 Odio quando menti, perchè per primo menti a te stesso. 4 Odio quando dici di odiare le persone felici, perchè significa che sei estremamente infelice. 5 Odio quando dici che non credi nell'Amore, perchè è l'unica cosa che potrebbe guarirti e di cui hai assoluto bisogno. 6 Odio quando spengi il cellulare e chiudi il mondo fuori, perchè non ti accorgi di chiudere te stesso fuori dal mondo. 7 Odio quando non mi credi, perchè sei talmente ferito da non voler più credere a nessuno. 8 Odio il tuo passato, perchè ti divora ancora, come ruggine che corrode un ferro vecchio. 9 Odio i tuoi confini spinati, le tue mura fortificate, i tuoi ponti issati, perchè ti hanno reso prigioniero di te stesso. 10 Odio il tuo odio, il male che ti fai volontariamente, il tempo che butti via, le occasioni che

Sono a casa....

La pioggia mi fa venire in mente quando ero piccola e babbo era fuori per lavoro per cui potevo dormire nel lettone con mamma. Non ricordo il mio fratello, però sicuramente c'era. Al buio, con i lampi che illuminavano il soffitto scuro attraversato da lame di luce che filtravano dalle persiane chiuse. I tuoni...Mamma diceva che era Tonino arrabbiato. Poi iniziava a far finta che abitassimo in una fattoria. "Hai chiuso bene la porta, Amanda?" Ed io rispondevo: "Sì!". "Le pecore sono al sicuro nell'ovile, al riparo dalla pioggia e dai lupi..."-continuava. "Le mucche dormono tranquille e le galline se ne stanno appollaiate covando le loro uova..." "Le finestre sono tutte chiuse?" Ed io: "Sì!". Andava avanti così, passando in rassegna tutti i possibili abitanti di una fattoria, e man mano la paura dei fulmini scemava finchè non mi sentivo completamente al sicuro e sprofondavo nel sonno. Il sapere che non ero l'u

Londra.

Londra, eccoci qua. Dopo più di un anno torno da te incurante di chi non capisce il nostro legame. La routine uccide ed è più letale di un proiettile, dice chi non capisce. La nostra non è una relazione logora e stereotipata, noi ci amiamo, vero? Mi piace pensare che sia così. Domani sarò fra le tue braccia di mamma ancora una volta, con la consapevolezza che prima o poi dovrò saltare un appuntamento. Ma che ci posso fare se sono fatta così: io mi innamoro, io scelgo, ed una volta che succede non posso smettere. Come posso tradirti? Te che ogni volta mi accogli senza chiedere dove sono stata prima, che mi offri le tue strade ed i tuoi tramonti, le tue chiacchiere e la tua imparzialità... Domani sarà diverso, dopo tanti viaggi, domani sarà come la prima volta. Sarò con la mia mamma, ma non esserne gelosa. E' tutta la vita che sogno di fare un viaggio io e lei da sole e finalmente accadrà. Quattro giorni per noi, un regalo immenso che porterò con me ovunque. Sono spaventata... E

"Dosarmi."

Io scrivo sulle mie paure, sulle mie ansie, sui miei sogni e su cio' che amo. E quando lo faccio cerco di essere me stessa, senza limiti. E' difficile mostrarsi nudi agli altri. Soprattutto quando sei abituata a nascondere la tua vera natura, o comunque a modularla. Cerco di essere paziente, comprensiva, misurata, una brava figlia, una brava amica, una brava persona. E lo sono davvero. Però mi rendo conto di tenermi al giunzaglio, perchè la mia natura è impulsiva, passionale, aggressiva e danza in bilico su un precipizio. E non a tutti può piacere. Quindi ho imparato a dosarmi. Ma adesso che scrivo ho voglia di piangere perchè ho trovato qualcosa di fronte al quale sono esattamente me stessa. La rompipalle puntigliosa, quella fragile, quella ironica, quella senza freni, la sognatrice....Da una parte mi sento al settimo cielo, forse libera dopo tanto tempo, dall'altra invece sono terrorizzata. Che finisca. Non mi autocensuro, non ci riuscirei neanche se volessi. Vorrei che

Stabilimenti balneari.

C'è qualcosa di estremamente malinconico nella stagione balneare ormai prossima alla chiusura. Le cabine si svuotano dei loro arredi, le persone si salutano dandosi appuntamento all'estate successiva, le voci si quietano. Torna il silenzio dell'inverno, il vento che porta alghe e terra sul cemento, il salmastro che corrode la tinta sui muri. E' un addio, e come tale, lo detesto. Gli stabilimenti sono luoghi d'incontro e non è giusto che stiano aperti soltanto da giugno a settembre. Dovrebbero davvero continuare a vivere tutto l'anno. Lasciare che le persone possano leggervi il giornale la mattina o giocare a carte quando il tempo lo permette. Lasciare che i nonni vi portino i nipotini  per insegnarli, mano nella mano, i nomi delle isole oppure la direzione in cui spiravo i venti. Andrebbero sfruttati per creare legami: cene, conferenze ,torneini di bocce o di briscola, pranzi domenicali di beneficenza. Sarebbe meraviglioso. C'è bisogno di posti vivi, dove r

Lingue di Gatto.

Ieri sono entrata in un panificio, uno di quelli a conduzione familiare, piccolo e semplice. Dove si sente la parlata e la generosità tipica di Livorno. Sul banco c'era un grosso vassoio di acciaio ricolmo di lingue di gatto. Grandi, una diversa dall'altra..non come quelle di produzione industriale. Le ho dovute acquistare, già sapendo che sarebbero state buone. Sono montata in auto e non ho resistito dal mangiarne una. Erano proprio come ricordavo...Babbo me le comprava sempre in una pasticceria in via della Pina d'Oro. Vaiani si chiamava. Avevano lo stesso identico sapore dolce ma non stucchevole. Mentre le mangiavo mi è sembrato di tornare piccola. Ci sono quei sapori e quegli odori che immediatamente di riportano al passato. Quanto tempo è che non le mangiavo? In quella pasticceria facevano anche dei fruttini di marzapane buonissimi ed originali, tenendo conto che si parla di vent'anni fa. Le uova al tegamino in un tegamino di cioccolato fondente per esampio oppu

"Se non hai paura, non hai coraggio."

Il tuo peggior nemico vive dentro la tua testa. Si sveglia con te, mangia con te, dorme con te. E'sempre al tuo fianco. Di tutto il male che gli altri potranno mai farti, nessuno arriverà a ferirti e torturarti come te stesso. Perchè conosci ogni tuo punto debole, ogni tua paura. Ed erroneamente sei portato a pensare che potrai smettere quando vorrai perchè dipende dalla tua volontà. Ma non è così: diventi vittima e carnefice allo stesso tempo e finchè non ci sarà rimasto più niente da distruggere continuerai. La volontà si svincolerà da te ed andrà dritta per la sua strada. E ti divorerà. L'unica possibilità di salvezza è rendersene conto prima che sia troppo tardi ed accettare il fatto che esistono alternative, per tutti quanti. Vanno però volute. Troppo facile rimanere al sicuro dei propri fantasmi. L'armadio va aperto e gli scheletri fatti uscire, per quanto spaventosi, putridi e logori essi siano. Il coperchio di Pandora va volato lontano. Il filo all'interno del l

Gli amici saranno amici. (Friends will be Friends)

Facevo pulizie nel distrastro post-bellico da cui sembra uscita la mia camera. Ho gettato un mare di quaderni di appunti, tranne quelli di anatomia che somigliano più a dei trattati e da cui non mi separerò mai: mi ricordano la fatica, sabati e domeniche e festività chiusa in casa. Selezionando qua e là ho ritrovato vari album di disegni. Un tempo disegnavo pure, soprattutto a scuola durante le ore di arte. Non sono certo Picasso, nè ho ereditato la mano di babbo, ma mi piaceva fermare su carta un'idea o un'immagine. Disegnare è un po' come scrivere. Fra i disegni ce n'è uno che ritrae il mio gruppo storico di amici nel lontano 2000. Son passati 12 anni ma con la maggior parte di loro sono ancora in contatto. Fanno parte della mia vita e la trovo una cosa incredibile. Che dire di noi: tutti bravi ragazzi, niente fumo, niente droghe. Tutti i pomeriggi appuntamento in city verso le 15 e 30, in via dei Fanciulli, fino all'ora di cena. Parlavamo. Niente muretti di piazz

Puntino nero.

Sapete cosa penso? Che siamo tutti dei gran bugiardi. Ed il peggio è che le propiniamo a noi stessi le migliori bugie, convinti che siano realtà. Ci confiniamo dietro schemi, abitudini, convinzioni credendoli la verità, credendoli "Il Graal". Come se nient'altro potesse essere meglio per noi. Diciamo che stare soli fortifica, che ogni cosa avrà il suo tempo, che se non va è perchè non deve andare. La verità è che probabilmente siamo dovuti stare soli così a lungo che alla fine c'abbiamo fatto il callo; abbiamo dovuto aspettare tanto tempo che adesso vogliamo che sia il tempo ad aspettare noi; non abbiamo poi dato il massimo per ottenere qualcosa ed adesso cerchiamo scuse mistiche. E se stiamo bene da soli, con tutte le nostre colladaute abitudini che ci danno sicurezza e non ci fanno "soffrire", con tutti i nostri tempi allungati , perchè cambiare? ABBIAMO PAURA! Siamo cagnolini con la coda fra le gambe. Perchè mutare l'andamente delle cose? Perchè è
Sto camminando in su ed in giù per il corridoio, bestemmiando e lanciando nell'aria parole schifose. Ho ingurgitato un po' di dolce al cioccolato sperando che arrivi presto a lenire la mia rabbia. Sto cercando di tenere il coperchio del mio personalissimo vaso di Pandora ben chiuso, ma il contenuto sgomita per uscire e non so se per un'altra volta ancora ho la voglia e la forza di domarlo. Che carattere di merda! Anche quando mi girano le palle a ruota sono sempre qui a pensare alle conseguenze perchè diciamocelo, non è che io sia il massimo della diplomazia quando mi incazzo. In questi momenti vorrei soltanto distruggere qualcosa. Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh Vaffanculoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

"L'amore è previsto sin dal principio e continua dopo la fine"

E' difficile descrivere come io mi senta. Difficile perchè non voglio e non posso sbilanciarmi. "Non voglio" perchè non ho abbastanza elementi per farlo, "Non posso" perchè anche quando sono strasicura di una cosa, non mi sbilancio mai. "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco!". E le rare volte che mi sbilancio, è perchè sono davvero euforica ed il mio collaudato autocontrollo va a farsi una girata. Poi me ne pento quasi sempre. Questi giorni di solitudine sono stati una sorpresa: ho sempre amato stare sola, ma non credevo che c'avrei preso gusto. Sto quasi per sbilanciarmi nel dire che sono felice. Dormo, cucino, scrivo, canto, ballo, penso. Non mi manca niente. Bugiarda. Perchè c'è sempre qualcosa in sottofondo che mi inquieta. Per il mio 30° compleanno vorrei una sfera di cristallo. Vorrei fissarla e vedervi uno stormo di piccioni viaggiatori in volo, l'equivalente della felicità nel mio libro preferito di sempre. La foresta incan

Memories.

Ci sono dei ricordi stampati a fuoco nella mia mente, indelebili ed immortali nonostante appartengano, nella maggior parte, ad un passato quasi remoto. Ricordo l'odore di umido e muffa, misto a quello del legno, della prima scuola in cui ho danzato. E l'aroma di polvere e sogni che si respirava al teatro "La Gran Guardia" prima di ogni spettacolo. Il mio primo bacio invece non lo ricordo, cioè so a chi l'ho dato ma l'ho rimosso dalla memoria, probabilmente perchè non ebbe alcun significato per me. Però ricordo benissimo la seconda persona che baciai e a cui penso come "primo bacio". Era una sera d'agosto, nel quartiere della Venezia, durante la festa. Strano come non ci sia alcun suono od odore associato nella memoria. Soltanto il silenzio. Un altro bacio, dato dopo diversi anni invece, sapeva di granita al limone. Il 23 aprile 1993, giorno in cui nacque il mio fratellino, nonno Dino mi venne a prendere all'uscita di scuola. Ero in 5° elem

Attese.

Stamani mattina presto ho acceso Facebook ed ho letto un articolo di un blog. Parlava della PAZIENZA, del saper attendere placidamente che il tempo e le cose facciano il proprio corso. E' una cosa che non so fare. Ahimè Ahinoi!!! Io ed il Tempo abbiamo un rapporto di Amore ed Odio. Adoro lo scorrere costante e consolatorio delle stagioni, le giornate scandite dalle ore, la possibilità di "Avere Tempo". Ma mi spaventa anche a morte. Perchè non si può tornare indietro, non si può rivivere una seconda volta e soprattutto perchè il Tempo avrà fine. Quindi il terrore che finisca, che scorra troppo veloce, mi spinge a cercare di anticiparlo. L'attesa mi dilania, Anima e Corpo, perchè mi dico che sto sprecando energia in cose inutili, privandomi della possibilità di dedicarmi ad altre prospettive. E' un cane che si morde la coda, I Know. Però ognuno è fatto a modo suo e per quanto io mi sforzi e dica a me stessa di rallentare o di non angosciarmi, l'effetto positivo

Donne.

Una donna ha bisogno di essere oggetto di attenzioni. In ogni istante. Vuole essere corteggiata. Vuole essere valorizzata. Vuole essere ammirata. E se non ottiene ciò, punta il naso altrove. Passiamo ore a scegliere che abito indossare, che trucco mettere, il profumo, gli orecchini, le scarpe. E ci aspettiamo che qualcuno noti la differenza. Succede di rado, perchè l'uomo non ha geneticamente la capacità di accorgersi o di dare importanza a determinate cose. Alcune donne quindi cedono. Ma purtroppo o per fortuna io non sono una di quelle. Sono "inaddomesticabile" su certi argomenti.

X ed Y . "Il cromosoma biforcuto"

L’uomo non ha più il coraggio di mettersi in gioco, è diventato timoroso e pigro, molto pigro…Perché diciamocelo, il corteggiamento, l’eterna lotta tra i due sessi, tra maschi e femmine, sarà sempre eterna. Dobbiamo accettare questo fatto. Non è e non sarà mai neanche lontanamente immaginabile che si possa giungere ad una tregua. Milioni e milioni di anni di evoluzione, dal brodo primordiale, ai dinosauri, all’uomo delle caverne fino ad oggi…A cosa sono serviti??? A creare le sempre più abissali differenze tra il cromosoma X e il cromosoma Y. In realtà soltanto il primo si è evoluto. L’altro è ancora l’originale, la prima bozza, l’immutabile cromosoma biforcuto. Già dalla forma della lettera si capisce una verità fondamentale. Per l’uomo esistono solo due possibili   risposte a qualsiasi domanda : si o no, bianco o nero. La donna parte con una marcia in più, come sempre. Il cromosoma X ha quattro braccia. Quattro possibili risposte. E se consideriamo che ogni essere di sesso femminil