Domenica mattina. Non riesco a dormire ed allora ascolto musica, l'unica vera ed eterna cura per ogni male.
Avete fatto mai caso a quante volte compare la parola amore nei testi delle canzoni? Praticamente sempre, ed anche quando non compare, comunque c'è qualche riferimento all'argomento. Gira tutto intorno all'amore. Siamo condannati. Amore per un uomo, amore per una donna, per la famiglia,per i figli, per gli amici, per il lavoro, per un animale, per sè stessi. Eppure una cosa tanto bella spesso è accompagnata dal dolore, in un legame indissolubile. Se ami sei destinato a soffrire. Se non ami però la vita non merita di essere vissuta. Quindi tutti prima o poi, volenti o nolenti,ci ritroviamo sperduti e indifesi di fronte a qualcosa da amare. E quella strana sensazione alla bocca dello stomaco, quel senso di morte imminente, quel voler sbattere la testa contro un muro non è nient'altro che PAURA. Paura di perdere, paura di ferirsi. Io mi stupisco ogni volta di come la vita possa cambiare in un nanosecondo: fino a dieci minuti prima sei una persona, e dopo ne diventi un'altra che sembra non ricordarsi assolutamente di come si sentiva appena dieci maledettissimi minuti prima. Tutto cambia. E c'è chi dice che ne valga la pena, comunque vada. Probabilmente è così, perchè siamo fatti per amare. Ogni parte del nostro corpo è creata per questo. Però nessuno ci ha dotato parimenti di sistemi di riparazione. Il cuore si rompe ma non abbiamo una supercolla da utilizzare al bisogno; le lacrime scendono a frotte ma non c'è una chiave inglese per stringere la guarnizione che perde. Ma continuiamo imperterriti nelle ricerca disperata di quel qualcosa o qualcuno che ci renda finalmente completi, che metta fine alla nostra eterna ricerca.
"Alla fine il leone si innamorò dell'agnello..."
"Che agnello stupido..."
Avete fatto mai caso a quante volte compare la parola amore nei testi delle canzoni? Praticamente sempre, ed anche quando non compare, comunque c'è qualche riferimento all'argomento. Gira tutto intorno all'amore. Siamo condannati. Amore per un uomo, amore per una donna, per la famiglia,per i figli, per gli amici, per il lavoro, per un animale, per sè stessi. Eppure una cosa tanto bella spesso è accompagnata dal dolore, in un legame indissolubile. Se ami sei destinato a soffrire. Se non ami però la vita non merita di essere vissuta. Quindi tutti prima o poi, volenti o nolenti,ci ritroviamo sperduti e indifesi di fronte a qualcosa da amare. E quella strana sensazione alla bocca dello stomaco, quel senso di morte imminente, quel voler sbattere la testa contro un muro non è nient'altro che PAURA. Paura di perdere, paura di ferirsi. Io mi stupisco ogni volta di come la vita possa cambiare in un nanosecondo: fino a dieci minuti prima sei una persona, e dopo ne diventi un'altra che sembra non ricordarsi assolutamente di come si sentiva appena dieci maledettissimi minuti prima. Tutto cambia. E c'è chi dice che ne valga la pena, comunque vada. Probabilmente è così, perchè siamo fatti per amare. Ogni parte del nostro corpo è creata per questo. Però nessuno ci ha dotato parimenti di sistemi di riparazione. Il cuore si rompe ma non abbiamo una supercolla da utilizzare al bisogno; le lacrime scendono a frotte ma non c'è una chiave inglese per stringere la guarnizione che perde. Ma continuiamo imperterriti nelle ricerca disperata di quel qualcosa o qualcuno che ci renda finalmente completi, che metta fine alla nostra eterna ricerca.
"Alla fine il leone si innamorò dell'agnello..."
"Che agnello stupido..."
"Che leone pazzo e masochista...."
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