Sto camminando in su ed in giù per il corridoio, bestemmiando e lanciando nell'aria parole schifose. Ho ingurgitato un po' di dolce al cioccolato sperando che arrivi presto a lenire la mia rabbia. Sto cercando di tenere il coperchio del mio personalissimo vaso di Pandora ben chiuso, ma il contenuto sgomita per uscire e non so se per un'altra volta ancora ho la voglia e la forza di domarlo. Che carattere di merda! Anche quando mi girano le palle a ruota sono sempre qui a pensare alle conseguenze perchè diciamocelo, non è che io sia il massimo della diplomazia quando mi incazzo. In questi momenti vorrei soltanto distruggere qualcosa. Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh Vaffanculoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Io scrivo, prima di tutto, per necessità. Oggi è la Vigilia di Natale e sento la necessità di farlo, perchè mi è stata fatta una domanda banale tempo fa e la mia risposta tuttora non mi soddisfa. "Ti piace il Natale?" E' una domanda banale, no? Eppure non lo è. La mia risposta è stata frettolosa, troppo superficiale, perchè non me l'aspettavo e perchè era tanto che non rivolgevo a me stessa questo interrogativo. Ricordo una me che adorava questo periodo dell'anno, il più bello di tutti. Ricordo i miei ricordi dei Natali passati, dei nonni intorno alla tavola, delle tombolate, dell'ansia sotto il piumone nell'avvertire rumori sospetti di zoccoli di renna, della meraviglia dei regali. Ricordo un tardo pomeriggio, io sdraiata sopra le gambe di babbo mentre lui mi faceva ridere suonando le mie costole come fossero le corde di una chitarra, mentre un'ombra di Babbo Natale passava dietro i vetri della finestra del salotto. Ricordo la musica che risuonava ne
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