Ieri era San Lorenzo, la notte delle stelle danzanti, di una cavallina che torna a casa senza il suo padrone, del compleanno di babbo. Anni fa era un appuntamento fisso ritrovarsi con gli amici e sdraiarsi su un asciugamano a guardare le stelle cadere. Con il tempo però sembra quasi che non esistano più stelle cadenti, come le lucciole nel mese di maggio, oppure sono io che non ho più l'occhio allenato per vederle. O sono loro ad essersi fatte più timide. Troppa gente che le reclama.
Però l'idea che tante persone rivolgano i loro occhi in alto ed attendano minuti su minuti pur di vederne una e poter esprimere il loro desiderio, mi riempe di una sensazione buona. C'è ancora chi spera, c'è ancora chi sogna, c'è ancora chi non si sente uno stupido ad affidare le sue speranze ad una striscia di luce. Sono certa che la maggior parte chieda l'Amore. Non si può disturbare una stella morente per qualcosa di minor valore. Se vedete una stella cadente, esprimete un desiderio. Vedi mai che si avveri sul serio.
Però l'idea che tante persone rivolgano i loro occhi in alto ed attendano minuti su minuti pur di vederne una e poter esprimere il loro desiderio, mi riempe di una sensazione buona. C'è ancora chi spera, c'è ancora chi sogna, c'è ancora chi non si sente uno stupido ad affidare le sue speranze ad una striscia di luce. Sono certa che la maggior parte chieda l'Amore. Non si può disturbare una stella morente per qualcosa di minor valore. Se vedete una stella cadente, esprimete un desiderio. Vedi mai che si avveri sul serio.
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