Un post l'anno è una buona media, non credete?
Mi sono appena riletta la mia chiusura d'anno 2017, e quasi quasi ero tentata di ripostarla perchè sempre attualissima. Però in questi 365 giorni di cose ne sono successe...Questo anno ha dato tanto e ha tolto tanto.
Ci ha dato un matrimonio ed un cane.
Ci ha tolto due persone.
Due regali in cambio di due furti.
Ma non starò qui a trovarvi un senso, perchè non serve.
Stasera sono a casa, io Giulio e Febo: abbiamo cucinato e ho fatto un dessert che ha un indice calorico degno di un pasto completo al fastfood. Ho appena lavato tre paia di calzini a mano, mamma dice che così non si sciupano, e li ho stesi nella doccia, perchè fuori c'è un'umidità pazzesca.
Stavo cercando di capire come mai mi sia passata la voglia di festeggiare l'ultimo dell'anno in compagnia: fino a qualche anno fa la cena con gli amici era d'obbligo e quasi sempre a casa mia.
Adesso faccio fatica ad organizzare qualcosa per tempo, mi ritrovo agli ultimi giorni dove appare un barlume di entusiasmo ma poi è destinato a morire. Forse questo giorno mi ricorda come le cose cambino, inesorabilmente, e come non siamo più dei ragazzi che aspettano il 31 Dicembre per fare il cenone. Il tempo che passa mi spaventa.
Quello che provo, quello che sono, a tratti è netto, limpido, impavido, a tratti è indefinito, confuso, disorientato. Ancora ci sono parti di me che non conosco davvero, parti che sopprimo, parti che mi disorientano.
Un giorno avrò più risposte. Oggi so che nulla dura nel tempo, tranne l'Amore.
Vi lascio con una canzone, ma se vi sentite come me, forse è meglio se ascoltate altra roba.
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