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Ad un amico.

È mattina presto, di un martedì caldo e feriale, in una piccola baia della Sardegna. Sono partita venerdì con il cuore pieno di tristezza. È morto un amico mio e di tanti altri. Non vi dirò quanto lo conoscevo bene perché in fondo ho scoperto di sapere poche cose sul suo conto. Poche ma sufficienti a far di lui un amico. Amava i libri, come me, le storie e le persone. Amava ridere e sognare. Amava la vita.
Se n' è andato così,  senza preavviso, come una pagina girata dal vento, quando siamo un po' distratti. Purtroppo però non c'è concesso voltare nuovamente quella pagina, è andata ormai.
Lui era uno con le palle, come si dice dalle mie parti, lui non si era arreso ai tempi che cambiano, alle delusioni e alle sconfitte. Era un lottatore e per questo è uscito di scena così,  senza preavviso... lui non avrebbe mai acconsentito.
Il mio pensiero non fa che tornare a lui,  a come sono stata letteralmente accolta a braccia aperte nel suo entusiasmo. I sognatori sono fatti di una pasta diversa e per questo motivo si riconoscono fra loro al primo sguardo. Non so come consolarmi di questa perdita.. non so trovare una motivazione valida perché un sognatore come lui sia stato privato dei suoi sogni in modo così repentino. Lui era uneterno sognatore,  un portatore sano di voglia di vivere, un contagiatore di menti e di cuori..
La notte guardo questo immenso cielo della Sardegna, stellato e vivo, e penso a quella credenza che c' era nell' antica Grecia, quella che dice che gli eroi più valorosi avranno la loro figura impressa nelle stelle... Ci voglio credere...
Stanotte puntero' il naso in su e farò l' occhiolino, lo so che continuerai a tenerci tutti d'occhio.. Ciao Franco.

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